CIBAF a Frattamaggiore

La formula progettuale, per questo concorso di progettazione per la riqualificazione dell’ex canapificio, scaturisce dall’intreccio di tre addendi principali: il luogo rappresentativo, i bambini e la memoria collettiva. Come riuscire a condensare ed amalgamare in un unico spazio, tre temi apparentemente così distanti? Che cosa è il luogo rappresentativo per una cittadina italiana di 30.000 abitanti, che dichiara di esserne priva? Che cosa si cela dietro lo sguardo di un bambino? Infine, da cosa è realmente rappresentata la memoria collettiva dei cittadini di Frattamaggiore?Uno, tra i luoghi più rappresentativi di una cittadina italiana di provincia, è la Piazza.
La Piazza è il teatro nel quale s’innescano mille avventure e intrecciano altrettante generazioni; è il luogo per eccellenza di ritrovo, caratterizzato dalla presenza di un monumento, campanile o municipio, o entrambi. Un bambino è un mistero che ci cresce di fianco e spesso non ce ne accorgiamo. Un bambino è speranza ed energia, è la propulsione naturale verso il domani.Un bambino è il futuro…del mondo. Un bambino và solo aiutato a crescere trasmettendogli i propri valori. Uno dei valori che può trasmettere una città europea è la cura e il riconoscimento dei propri monumenti, spazi pubblici, simbolici e commemorativi. Un bambino s’identifica con la famiglia e con lo spazio che lo circonda e crea, nel suo inconscio, un sentimento di collettività, appartenenza e memoria collettiva. Difficile dire da cosa sia rappresentata la memoria collettiva di un cittadino di Frattamaggiore. Forse per alcuni quel luogo è il ricordo del primo bacio, o dell’ultimo; per altri l’assassinio di un amico. Per molti, sembra essere il ricordo di un luogo di lavoro, lacrime e speranze; il luogo della tradizione manifatturiera, della canapa, per la quale infinite generazioni sono nate, vissute e morte a Frattamaggiore. Da un punto di vista topografico, l’idea di progetto, nell’ottica di realizzare un luogo auto ed eco-sostenibile dedicato ai bambini e ragazzi, prende spunto dal pensiero che fra mille anni un marziano, incuriosito dal nostro pianeta, sorvolando il cielo del Mezzogiorno con la sua astronave, riconosca subito come il luogo più rappresentativo di questa cittadina: una piazza definita graficamente e geometricamente in modo inequivocabile, uno spazio tipologicamente inconfondibile; un luogo istituzionale e celebrativo della conoscenza. Da un punto di vista simbolico il progetto tende a sottolineare l’importanza della figura del bambino, fino a darle forma e istituzionalizzarla.
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